Se state pensando ad un cambiamento radicale per i vostri capelli, questo è l’articolo che fa per voi. Sta tornando di moda la decolorazione capelli, per rendere la vostra chioma platino o di un biondo caldo e lucente in stile sweden. In molti decidono di affrontare il rischio di danneggiamento della salute del cuoio capelluto e di fidarsi delle nuove tinte nature. Vediamo insieme rischi e benefici di questo trattamento.
Decolorazione capelli: danneggia il cuoio capelluto?
La risposta a questa domanda, fino a qualche anno fa era “Si, se la cute dei tuoi capelli era irritata e poco curata”. Infatti, con il tempo il trattamento di decolorazione capelli aveva effetti negativi su tutto il capo: perdita dei capelli con probabile comparsa di alopecia areata.
Insomma, un trattamento cosmetico che, soprattutto se si è di base castano scuro o more, non andava scelto per un totale cambio look. Almeno fino ad oggi. Ora infatti ci sono tantissime tipologie di decolorazione, come ad esempio il trattamento denominato balayage o i colpi di sole, che trattano il capello da una certa altezza senza toccare la cute.
Prodotti naturali… per così dire
Ora esistono inoltre formulazioni di decolorazione capelli nature, ovvero create con prodotti naturali senza profumazioni chimiche per aiutano il capello a resistere meglio al trattamento.
Nonostante ciò è bene ricordare che questo tipo di trattamento non è per tutti e che può comunque essere dannoso per il nostro cuoio capelluto se fatto in casa o da professionisti che non hanno seguito gli adeguati corsi per somministrarlo alle loro clienti in salone.
Infatti, la tecnica consiste nel far penetrare un prodotto a base di perossido di idrogeno alla radice del capello (o ad una certa altezza dalla base). Questo prodotto schiarisce il colore naturale del capello, interviene quindi sul pigmento naturale. Va da sè che una bionda di base avrà maggiori possibilità di riuscita rispetto ad una castana scuro.
Il processo di ossidazione nella decolorazione capelli
Tornando alla tecnica, il processo di decolorazione capelli consente di ossidare il capello al punto di renderlo di pigmentazioni gialle di diverse sfumature. Esistono infatti diversi livelli di decolorazione.
Per far sì che questo trattamento non sciupi il cuoio capelluto o non renda i capelli secchi come stoppa è bene effettuare una volta l’anno un trattamento ulteriore alla cheratina, che rimpolpa il capello proprio lì dove la decolorazione ha ossidato e colpito per andare a schiarire il pigmento.
I due trattamenti non possono essere fatti insieme, ma a distanza di tempo (almeno 30/40 giorni) l’uno dall’altro. Inoltre, come consiglio, vi diamo quello di mantenere le punte idratate con qualche maschera specifica per capelli decolorati. Per essere sicure che i capelli risultino sempre fluenti, morbidi ed idratati, ogni 2 mesi dalla decolorazione, date una spuntatina alle punte.
Quante volte si può fare questo trattamento?
Forse a questa domanda, adesso che avete letto come funziona il trattamento di decolorazione capelli, sapete rispondere anche da soli: poche, molto poche.
Magari, si può pensare di andare a lavorare ogni 6 mesi su una tonalizzazione del capello già decolorato e ogni 2 anni decolorare di nuovo per mantenere sempre la stessa tonalità di biondo. Un pò come Chiara Ferragni che è bionda “naturale” dal 2004. La regina dei social effettua una decolorazione costante con tonalizzazioni naturali che la rendono bionda in maniera costante anziché castana chiara.