Ultimamente si sta diffondendo la moda dei profumi all’hedione. Sarà perché la scienza ha recentemente confermato che attivano alcune aree del cervello deputate alle emozioni e ai centri del piacere, rendendo chi li indossa più sensuali e attraenti. Scopriamo insieme cosa sono, quali sono e cosa dice la scienza a riguardo.
La molecola dell’hedione
Quella che viene chiamata molecola dell’hedione è nota e diffusa da diversi decenni. In profumeria è utilizzata già dagli anni sessanta. Il nome e l’essenza stessa sono ispirati alla Dea Edone, figlia di Eros e Psiche, Dea del piacere.
Il primo fra tutti ad introdurre la molecola dell’hedione fu Dior nel 1966, con la fragranza Eau Sauvage. Si tratta di una molecola unisex.
Fu il mastro profumiere Edmond Roudnitska, che al tempo lavorava nei laboratori di Dior, a inserire una nota del 3% di hedione nella fragranza di Eau Sauvage.
Lo studio
Ad accendere i riflettori sui profumi all’hedione è stato uno studio della Ruhr University di Bochum. Secondo i ricercatori questa nota olfattiva “attiva le aree del cervello collegate alle emozioni, al piacere e alla libido”.
“Utilizzato da oltre 50 anni nelle composizione olfattive, la molecola dell’hedione (Dihidrojasmonato di metile) fu creata da un chimico della Firmenich nel 1958 con l’obiettivo di ottenere un ingrediente che risultasse di più facile produzione e fosse meno costoso del Methyl Jasmonate, costituente del gelsomino isolato un anno prima dallo stesso chimico”.
La Dea Hedione
Come dicevamo, l’essenza profumata prende il nome dalla Dea Edone, bellissima, incarnazione della voluttà e della sensualità.
La nascita di Edone è legata al mito di Psiche. Afrodite era gelosa della bellezza della mortale Psiche. Per questo chiese ad Eros di farla innamorare dell’uomo più brutto sulla Terra. Eros accettò, ma quindi vide la bellezza di Psiche si innamorò esso stesso di lei.
Psiche ed Eros si incontrano ogni notte in una grotta ma Eros vietò a Psiche di accendere una luce per vederlo, così che lei non sapesse mai chi era.
Una notte Psiche trasgredì, accese la luce e riconobbe Eros all’istante, che scappò. Psiche affrontò mille peripezie per ritrovare e riconquistare il cuore di Eros. Quest’ultimo alla fine la perdonò e riuscì ad ottenere il permesso da Zeus per sposarla. Dal loro amore nacque proprio Edone, Dea della passione e del piacere.
Profumi all’hedione: la fragranza
La molecola dell’hedione dona alla fragranza una nota elegante, leggera, fresca e piacevole. Non è invadente. Non sovrasta né disturba le altre note presenti nel profumo.
Tant’è che la stessa nota olfattiva è stata ribattezzata “prima nota trasparente universale”.
“Riesce a creare un’emozione sensoriale e a rendere una fragranza più seduttiva”.
Sebbene sia per lo più trasparente, l’hedione è una nota olfattiva floreale, con un sensore di agrumi e gelsomino. Ricorda delle fragranze che si possono ritrovare nel tè, nell’osmanto, nel gelsomino e nel bergamotto.
“Ricorda la parte più fresca e pura del gelsomino. È un insieme di mughetto e gelsomino con una nota di citronee in testa”, spiega Raffaella Tarana, di Rajani. “La caratteristica di questa molecola è quella di rendere il profumo più leggero ma per questo non meno intenso”.
Inizialmente furono proprio le note floreale leggere e fresche a decretare il successo del primo profumo, l’Eau Sauvage. E questa fragranza ha portato all’utilizzo della molecola molte volte negli anni, da parte di diversi profumieri. Ciò senza considerare la parte “seducente” della fragranza.
Se credete nel potere seduttivo della fragranza, la quale ha la capacità di rendervi più attraenti e di attivare i recettori del piacere da parte di coloro che lo percepiscono, dovreste sapere che sul mercato ci sono alcuni profumi con una percentuale di hedione che arriva al 30%!
