Il rossetto rosso è una di quelle tendenze senza tempo ed età. Intramontabile, instancabile, evergreen. A primo impatto ci ricorda un make up vintage, fatto di visi pallidi, occhi naturali, guance rosa e labbra rosso fuoco. La verità è che questa è una di quelle cose che non passa mai di moda, che non conosce trend e non invecchia.
Il rossetto rosso attraverso la storia dell’umanità
Il rossetto, di tutti i colori, ma in particolare quello del rosso più acceso e brillante, ha vissuto momenti d’oro e momenti neri. Vi sono stati periodi storici e luoghi in cui, addirittura, era proibito, era visto come qualcosa di scabroso e sbagliato.
Tuttavia, c’è qualcosa che forse non sappiamo ed è che il rossetto affonda le sue radici quasi agli albori della civiltà umana.
La primissima testimonianza che mostra l’usanza di colorare le labbra di rosso risale ai Sumeri, diverse migliaia di anni prima di Cristo. La testimonianza di quest’usanza è arrivata sino a noi grazie al ritrovamento della trousse della principessa Shub-Ad. La principessa portava sempre con sé una scatolina realizzata in madre perla, all’interno della quale c’era una polvere rossa, ottenuta con essenza di rosa e olio di sesamo, che usava per colorarsi le labbra.
Nell’antico Egitto il colore preferito per le labbra dalle donne era un rosso tendente all’arancione, realizzato mescolando ocra arancione, sostanze vegetali e grasso animale. Nell’antica Grecia era di moda il rosso mattone, realizzato con ossido di ferro.
Nella Roma imperiale il colore predominante era uno sfavillante rosso accesso che, purtroppo, si è scoperto essere altamente dannoso e addirittura nocivo. Questo, infatti, veniva realizzato con il cinabro, un solfuro di mercurio velenosissimo.
Dal periodo più nero al nuovo periodo d’oro
Nel Medioevo erano sia le donne che gli uomini ad amare tingersi le labbra di un rosso accesso. Durante l’Ottocento, il rossetto rosso sprofondò in un periodo nero, durante il quale venne associato a concubine e donne di strada. Nei primi del Novecento si arrivò a un compromesso, le donne potevano tingersi le labbra di rosso, ma solamente se erano sposate, altrimenti venivano considerate delle prostitute.
Il vero boom del rossetto rosso arrivò con l’avvento del cinema. Le star americane amavano tingersi le labbra di rosso e ben presto la moda si diffuse in tutto il mondo.
Tra gli anni ’20 e gli anni ’30, il rossetto rosso divenne lo strumento di seduzione femminile per eccellenza. Verso la fine degli anni ’30 il rosso si fece così scuro da diventare quasi nero. Negli anni ’40 a dominare la moda era un rossetto rosso sangue.
Tra gli anni ’50 e gli anni ’60 si diffusero tantissime sfumature di colore che andavano dall’arancione al fucsia, al rosso laccato. Negli anni ’70 a dominare erano le sfumature perlate.
Sono stati diversi i materiali utilizzate e incalcolabili le sfumature di colore che hanno segnato le varie epoche, ma una cosa è certa è sempre stato il rosso il colore predominante per le labbra.
Il rossetto rosso oggi
Dopo aver ripercorso i secoli e aver sognato e immaginato le labbra dipinte di donne che hanno camminato su questa stessa terra millenni fa, arriviamo, finalmente, a oggi.
Oggi il rossetto rosso è ancora sinonimo di femminilità, seduzione, femme fatale. Tuttavia, oggi ci sono delle regole dettate dalla moda che ogni donna brama seguire nel modo corretto.
La giusta sfumatura di rosso deve sposarsi bene con la nostra carnagione e badate bene, non esiste una sfumatura di rosso che non si abbinerà alla vostra pelle, dovete solo avere la pazienza e la caparbietà di trovarla.
Seconda regola è quella stagionale! D’inverno bisogna scegliere un rosso freddo e brillante, in estate freddo, ma delicato. In primavera è d’obbligo il rosso corallo e, infine, in autunno possiamo osare con un rosso caldo e intenso.